Rosati, bollenti e maculati: i sette laghi più insoliti al mondo.

L’origine dei diversi laghi del pianeta è molto diversa, può essere il frutto del movimento delle placche tettoniche, del movimento dei ghiacciai, dei vulcani e persino della mano dell’uomo. Qualunque sia la sua ragione di essere, ci sono alcuni laghi che hanno un fascino speciale e sono dotati di un’aura quasi magica.

In questo articolo riportiamo sette dei più sorprendenti laghi del nostro pianeta.

Il lago bollente (Dominica)

Quasi al centro del Parco Nazionale Morne Trois Pitons, sull’isola caraibica di Dominica, è uno dei laghi più straordinari del mondo. In realtà è un’enorme fumarola, così calda che le sue acque bollono costantemente.

Questa condizione del lago è dovuta al vulcano-idrotermico che, insieme ad altri geyser nella zona, danno fama alla vicina Valle della Desolazione, una delle regioni dei vulcani più facili da esplorare nei Caraibi. Per le sue caratteristiche uniche, il Parco nazionale Morne Trois Pitons è stato dichiarato patrimonio dell’umanità nel 1997.

Il palazzo nell’acqua (India)

Il lago Man Sagar potrebbe essere uno dei tanti laghi dell’India, se non fosse che per la sua affascinante particolarità di avere un enorme palazzo in marmo che emerge letteralmente dalle sue acque. Anticamente la sua formazione ebbe origine da  una depressione naturale del terreno, ma dopo una siccità alla fine del 16° secolo, si decise di costruire una diga in modo che gli abitanti della valle avessero sempre accesso all’acqua.

Il Jal Mahal, o palazzo nell’acqua, è un edificio di cinque piani di cui quattro rimangono sott’acqua dopo la costruzione della diga. Oggigiorno, oltre ad essere un’attrazione turistica, è un simbolo di vera generosità da quando il leader della dinastia Mughal ha sacrificato il suo palazzo per il bene dell’intera comunità valligiana.

I laghi colorati (Indonesia)

I laghi del Monte Kelimutu sono tre fratelli, tanto simili quanto diversi. Hanno la stessa natura vulcanica, ma si manifestano in modo straordinario e totalmente indipendente l’uno dall’altro. I laghi si trovano in tre diversi crateri dello stesso vulcano e cambiano periodicamente il loro tono: dal celeste al blu scuro.

Gli esperti sottolineano che questo fenomeno dipende dai flussi sotterranei che li alimentano. Il suo mutevole stato di ossidazione, così come la presenza di minerali come ferro e manganese, fanno sì che i laghi mostrino una natura veramente camaleontica.

Il lago rosa (Russia)

Koyashskoye è una laguna salata situata sulla costa sud-orientale della Crimea. Lungo quattro chilometri e largo due chilometri, questo lago è caratterizzato da una colorazione che cambia dal rosa all’arancio, a seconda della luce del giorno.

Il colore curioso è dato dalle alghe che vivono nelle sue acque, particolarmente attive da metà aprile all’inizio di giugno. Oggi il lago non è molto conosciuto dai turisti, ma tra gli abitanti locali che lo usano come fonte di sali curativi.

Il lago macchiato (Canada)

Nella Columbia Britannica, vicino al confine tra Canada e Stati Uniti, c’è un lago particolare che visto dallo Spazio potrebbe sembrare un dalmata. Il suo nome originale, dato dagli aborigeni canadesi, è Kliluk, sebbene gli abitanti anglosassoni lo chiamino semplicemente “Spotted Lake” (“lago macchiato”, in inglese).

La maggior parte dell’acqua nel lago evapora durante l’estate, rivelando i depositi minerali densi e colorati che nasconde nelle sue profondità. Dal 2001, sia il lago che la terra circostante sono diventati la proprietà collettiva della tribù indigena di Syilx di Okanagan che per secoli l’ha considerata sacra.

Il lago delle meduse (Palau)

Un altro dei patrimoni dell’umanità della nostra lista è il lago della medusa di Palau. Situato su una delle isole Rock Islands , chiamate anche Chelbacheb, nel Pacifico, questa falda acquifera aveva uno sbocco sul mare che a un certo punto si è chiuso lasciando una popolazione di meduse totalmente isolata.

In assenza di predatori naturali, le meduse si riproducono senza limiti e oggi si stima che nel lago di 460 metri per 160 metri vivono circa 2 milioni di esemplari. Nel corso del tempo, hanno perso la capacità di bruciare la pelle umana, così che il lago è diventato un’attrazione turistica dove è possibile nuotare e persino toccare la medusa senza alcuna conseguenza.

Il lago di asfalto (Trinidad e Tobago)

Vicino alla città di La Brea, nel sud-ovest dell’isola di Trinidad e Tobago, c’è un lago nero come il carbone. Il PItch lake è il più grande lago naturale di asfalto al mondo. Ciò che sembra essere un’enorme fuoriuscita di petrolio è in realtà un enorme deposito naturale di asfalto.

Ha una superficie di 40 ettari e una profondità stimata di 80 metri. Si ritiene che l’origine del lago sia associata a una faglia geologica, dalla quale viene filtrato l’olio. I suoi componenti leggeri evaporano, mentre quelli pesanti si accumulano nel tempo per formare un enorme stagno di asfalto viscoso. L’asfalto proveniente da La brea è stato utilizzato per costruire strade in diverse città del mondo, tra cui anche quelle di New York.